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Un po’ sorpreso il sindaco di Ponteranica, Alberto Nevola, dalla pubblicazione che annuncia una assemblea pubblica per presentare un progetto alternativo alla T2, la tranvia veloce che collega Bergamo a Villa d’Almè passando per Ponteranica.



Quell’approfondimento tecnico – spiega il sindaco – era stato presentato all’amministrazione a ottobre 2018, in un momento in cui il progetto preliminare della Teb era già chiuso e pronto a partire per Roma per essere inserito a dicembre nel novero delle opere strategiche bisognose di un finanziamento ministeriale“. L’approfondimento, in accordo con Teb, ci sarà in sede di progettazione definitiva qualora di riescano a trovare tutte le risorse necessarie (circa 150milioni euro). “Il dato reale sulla Teb – continua Nevola – è che oggi (rispetto agli importi stabiliti per realizzare l’opera) i soldi non ci sono. la copertura economica, quand’anche arrivasse il finanziamento del Ministero e le risorse promesse dalla Regione, aggiungendo i contributi di ogni singolo Comune (Ponteranica ha impegnato un milione di euro), ne mancherebbe ancora un pezzetto E’ chiaro che se si alza l’asticella dell’opera, a tutt’oggi non ancora spesata, si corre il rischio che la tranvia T2 non si concretizzi“.

Nevola ha la sensazione che il tema della Teb venga utilizzato un pochino strumentalmente. Ribadisce che da parte sua c’è sempre stata la volontà di mantenere il dialogo aperto con gli autori del proposta alternativa tra cui gli ex sindaci Claudio Armati e Alessandro Pagano nonché i consiglieri di maggioranza Carlo Colombi e Greta Ravasio. “Il dialogo andrà avanti – chiarisce Nevola – finché sarà possibile. Se a un certo punto le posizioni si divaricheranno in maniera non componibile ne prenderemo atto e ognuno farà le proprie valutazioni“. Una possibilità di scissione che si palesa proprio nel momento in cui il ministro ai Trasporti Danilo Toninelli (incontrato oggi dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi per parlare appunto della tranvia T2) ha dimostrato sincera sensibilità sul potenziamento del trasporto pubblico locale in Lombardi a servizio delle persone che si spostano giornalmente per motivi di lavoro.

Accanto alla tranvia T2 si fa spinosa a Ponteranica anche il tema della localizzazione della nuova palestra che i promotori dell’assemblea pubblica del 7 marzo vorrebbero al Vivace. “La richiesta di trasformare il Vivace in un centro culturale (come abbiamo in essere) – risponde il sindaco – è arrivata proprio dalle associazioni che occupano quel polo: una scelta dunque figlia di un percorso condiviso. Quindi la palestra che originariamente era prevista lì si fa da un’altra parte”. Detto questo Nevola è convinto che spazi per trovare una sintesi ci possono ancora essere alla luce anche dei prossimi risultati del concorso di idee sulla stazione del mercato e sull’area prospiciente il Comune che dovrebbero dare una visione di quello che sarà il futuro del paese. “Un assetto urbanistico – precisa il sindaco – che sarà oggetto di una divulgazione pubblica e che, evidentemente, è molto lontano da quel rendering simil-Bangkok pubblicato sul volantino con i due binari che occupano tutta la piazza del mercato“.

All’assemblea del 7 marzo il sindaco promette di esserci.Ci andrò – precisa – anche solo per sentire, cosa emerge nonostante non sia stato invitato“. L’altro aspetto che non ha digerito Nevola “è stato il rappresentare a tinte fosche il ruolo di Teb, descritta come una società a fini di lucro“. “Non è proprio così – aggiunge Nevola – Teb è una società pubblica che tra le sue finalità conta di realizzare la T2. Tanto per dare un dato, venerdì scorso eravamo in Camera di Commercio proprio per presentare il progetto della T2 alla presenza di tutti i parlamentari bergamaschi di tutti gli orientamenti politici. E’ emersa chiaramente la decisione unanime di fare squadra per cercare di portare a Bergamo le risorse. I dati oggi ci dicono che il Ministero su questo capitolo ha due miliardi e mezzo di euro e sono stati presentati progetti per oltre 4 miliardi di euro. Uno dei parametri che l’unità tecnica ministeriale utlizzerà per decidere cosa finanziare è anche la sostenibilità economica. Per cui se il costo chilometrico di una infrastruttura lineare sballa (perché la si vuole interrare tutta) è chiaro che la T2  diventa poco competitiva rispetto ad altri progetti che sono in corsa per il finanziamento“.

Per Nevola ha senso dividersi su ciò che dipende strettamente dal Comune di Ponteranica. “Dividersi – conclude – su un progetto con una portata sovracomunale (dove Ponteranica ha una capacità relativa di incidere) mi sembrerebbe non molto sensato. Fare i pasdaran e dire ‘o così o non di fa niente’ (ammesso e non concesso che si possa fare) significa entrare in una logica “NO TAV” che non mi appartiene”.


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