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Valentina Ceruti, 29 anni, avvocato, tessera Pd, consigliere comunale a Villa d’Almè e Presidente di Anci Giovani Lombardia, è stata invitata al summit sull’Europa che si terrà a Bucarest (Romania) dal 14 al 15 marzo. Il tema è il futuro dell’Europa. Farà parte di 100 giovani leader sotto i 40 anni invitati da Karl-Heinz Lambertz, presidente del Comitato Europeo delle Regioni.



Valentina Ceruti, unica bergamasca. Emozionata?
Emozionata, davvero! È un onore per me essere ricompresa in questa delegazione per poter esprimere il mio parere sul futuro dell’Unione Europea e delle città europee. Credo che il confronto con gli altri giovani che amministrano le Comunità d’Europa, e capirne le esperienze, possa essere un momento davvero importante per comprendere “a che punto siamo” in Europa e quali scenari possono aprirsi.

Cominciamo a fare chiarezza: come spiegherebbe a un cittadino medio il ruolo del Comitato Europeo delle Regioni? Cosa fa? Qual è il suo obiettivo?
In effetti, nonostante l’importanza del Comitato Europeo delle Regioni, non è spesso oggetto di notizie. Si tratta di un’Istituzione dell’Unione Europea che ha come obiettivo la rappresentanza dei territori regionali e locali, coinvolgendoli nelle scelte di politica europea che riguardano direttamente la vita delle città. Questo “ascolto” delle realtà locali viene garantito dalla sua funzione consultiva: il Comitato, per talune materie, può (e in alcuni casi, deve) esprimere un parere prima che gli “altri” organi europei (Commissione, Consiglio e Parlamento) prendano determinate decisioni. La valenza “territoriale” è assicurata dal fatto che i suoi componenti sono tutti eletti in un ente regionale o di livello locale.

Immagino che sia previsto un suo intervento al summit. Ci può anticipare qualcosa a riguardo?
Uno dei temi che mi piacerebbe affrontare è il ruolo degli Enti Locali nella dimensione europea e come il processo di integrazione europea può (anche) passare dai Comuni. Proprio perché i Comuni sono l’istituzione più vicina al cittadino e più capace di comprenderne le esigenze e i bisogni. Ho appena ricevuto, con grande piacere, il mandato dall’Associazione Giovani Idee di Bergamo per illustrare gli esiti della campagna “Stavolta voto” promossa dal Parlamento Europeo. Grazie alla delega ricevuta potrò raccontare i dati raccolti dall’Associazione nelle diverse scuole (italiane e non) che parteciperanno al “Concorso Giovani Idee”, la cui finale è prevista, proprio, a Bucarest nel prossimo maggio.

In che rapporto sta un Comune come il suo (Villa d’Almè) con l’Europa. Quali dinamiche virtuose – e concrete, tangibili, verificabili – possono innescarsi tra un piccolo ente e l’intera comunità europea?
A Villa d’Almè mi occupo di cultura e, proprio grazie a un’iniziativa europea, a fine 2017, abbiamo avuto l’occasione di ospitare la campagna #ReflectingonEurope, un evento che ha permesso un confronto culturale tra varie cittadine d’Europa. Si è trattato di coinvolgere i cittadini (nel nostro caso, anche grazie alla partecipazione della Scuola secondaria) sulla riflessione dei vantaggi /svantaggi dell’Unione Europea. Lo slogan dell’incontro è stato “fai sentire la tua voce” in Unione Europea. Durante la giornata, poi, grazie all’Associazione Giovani Idee, i ragazzi hanno potuto confrontarsi, in tempo reale via Skype, con dei ragazzi di due scuole, una ungherese e una di Palermo. E questo confronto ci ha permesso di capire che le speranze e i timori sul futuro dell’Unione sono i medesimi in Italia e in Europa. Il risultati, poi, sono dell’evento sono stati studiati, elaborati e trasmessi al Comitato Europeo delle Regioni. E’ stato un modo per far sentire anche la voce di Villa d’Almè nel dibattito europeo.

Le ultime elezioni europee hanno segnato un’’affluenza del 57,22%. Crede che andrà meglio il prossimo 26 maggio?
Lo spero. C’è bisogno di ritrovare fiducia e passione nella politica.

Mattia Feltri in un suo “buongiorno” (La Stampa) ha parlato di “moto rivoluzionario” dei partiti: grandi giri per poi ritornare al punto di partenza. Non crede che la gente sia sfiduciata di fronte a questi reiterati giri di giostra per il mantenimento del potere a discapito dei cittadini?
Purtroppo su scala nazionale ci sono stati esempi di politica “poco virtuosa” che hanno visto passare in primo piano interessi personali rispetto all’attenzione al bene comune. Capisco la sfiducia, ma credo che lo scenario non sia totalmente negativo: fortunatamente esistono tanti esempi di buona politica di chi si spende ogni giorno per compiere scelte nell’interesse della collettività e che sappiano guardare al futuro, soprattutto a livello locale.

Nell’intervistare, in occasione delle amministrative 2019, molti sindaci uscenti che si ricandidano si avverte un certo sconforto per essere un po’ le Cenerentole (o dei supereroi) della Pubblica Amministrazione. Tanti doveri verso cittadini con i quali hanno un rapporto diretto e pochi aiuti (anche in termini economici) dagli enti superiori. Cosa ne pensa? E’ un’analisi che regge?
In questo ultimo periodo, come Anci Giovani Lombardia, stiamo promuovendo delle tavole rotonde dedicate al tema “Il Comune 2030”, il Comune del futuro, in cui intervengono giovani Sindaci che raccontano la loro esperienza. E devo dire che, da un lato, ciò che emerge è proprio questa lettura: a un sindaco sono affidate tante importanti responsabilità e tra loro diverse, rispetto ai limitati strumenti e risorse; si aggiunge poi la difficoltà di dialogo con gli enti “superiori”. E più il Comune è piccolo, più la situazione si complica… Nonostante ciò, dall’altro lato (e per fortuna!), si distingue la tenacia di tanti amministratori locali che non si lasciano scoraggiare e che cercano, investendoci tanto tempo e formazione, di fare il possibile per amministrare al meglio le Comunità in cui vivono.

Il suo concetto di politica?
La politica è l’impegno per gli altri, la volontà di costruire e progettare il futuro. È il non essere indifferenti a ciò che accade, l’utilizzare il proprio tempo, le proprie risorse e il proprio impegno per migliorare la vita di tutti.

Come vede l’Italia oggi?
In una situazione davvero difficile e di sfiducia, non solo dal punto di vista economico. Ma ho fiducia che sapremo rialzarci.

Giovane, preparata, attenta. Avrebbe i numeri per candidarsi a sindaco di Villa d’Almè. E’ nelle sue corde?
Mi appassiona il mondo dell’amministrazione e degli enti locali, ma, attualmente, non è in programma.


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