Biondi immobiliare

L’intervista al candidato sindaco Elvio Bonalumi (60 anni, dottore commercialista e revisore legale a Milano) in campo per le elezioni amministrative 2019 a Valbrembo con la lista civica “Insieme per Valbrembo“.



Perché ha scelto di ricandidarsi alla carica di sindaco?
Per dare continuità all’amministrazione precedente che ha portato risultati positivi alle opere pubbliche del paese attraverso più di due milioni di euro di investimenti, alla faccia di chi ci accusa di essere “amministratori di condominio”. Opere e manutenzioni realizzate nonostante siano stati cinque anni non facili dal punto di vista della disponibilità delle risorse per via dei “paletti” derivanti prima dal patto di stabilità (2014/2016) e poi dal vincolo del pareggio di bilancio (2017/2018). La domanda che mi pone è anche un’occasione per ringraziare tutti gli Assessori che hanno collaborato con me e i Consiglieri comunali. Un ringraziamento particolare va ai Consiglieri di minoranza che con senso di responsabilità hanno condiviso all’unanimità diverse scelte della maggioranza consiliare con particolare riguardo allo scioglimento delle funzioni associate con il Comune di Paladina.

Cosa considera il suo capolavoro amministrativo in questi anni? Di cosa va fiero?
Sicuramente la nuova illuminazione pubblica con 900 punti luce con tecnologia a led. Un’operazione che ci consentirà negli anni futuri un forte risparmio energetico in linea con un indirizzo “green” nella gestione della res publica. Al centro sportivo abbiamo portato ordine con la separazione degli spogliatoi dal magazzino, la messa in sicurezza del campo di basket e la sistemazione delle recinzioni perimetrali. Abbiamo inaugurato una nuova area ricreativa (coperta in legno lamellare) proprio accanto al bar. E’ doveroso ricordare che durante il mio mandato si è chiusa la vicenda del piano di intervento residenziale della Cascina Frera con l’escussione della fideiussione. Epilogo necessario quando gli impresari non versano gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria o non realizzano opere pubbliche a scomputo degli oneri. Un’entrata di 400.000 euro usata per sistemare via Don Bepo Vavassori e finalizzare la manutenzione (e l’illuminazione) del Ponte dell’Unità e della Pace che avevo inaugurato nel lontano 2004 senza che poi venisse adeguatamente manutenuto. Infine, mi piace ricordare che abbiamo ampliato il perimetro del Parco dei Colli di Bergamo chiedendo alla Regione, per ragioni di tutela del nostro polmone verde, l’ammissione della Piana delle Capre.

Vi confrontavate anche con la necessità di un’adeguata manutenzione dell’esistente?
Purtroppo è così. Il patrimonio comunale versava in uno stato di trascuratezza di tante strutture pubbliche. Infatti, ereditavamo una serie di edifici, realizzati dal 2004 al 2009 dall’attuale candidato sindaco Bertrand, che presentavamo molti difetti strutturali. Per forza di cose siamo intervenuti sui tetti della biblioteca, della sede della Protezione Civile e della scuola dell’infanzia la quale accusava anche problemi al sistema di riscaldamento e della gestione del calore. Così pure abbiamo messo mano alle scuole elementari, costruite negli anni 90, per via delle infiltrazioni d’acqua che ammaloravano le pareti del plesso generando evidenti disagi alla frequenza di studenti e docenti.

Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Informazione sulle normative della macchina comunale. Capacità di relazionarsi con il territorio e comprendere una realtà incarnata nelle storia delle persone. E, infine, l’ottimismo declinato attraverso uno sguardo avanti, al futuro, alle nuove generazioni.

Cosa manca al paese che lei si impegnerà, se eletto, a concretizzare?
Tentare la ristrutturazione sostanziale della palestra tramite con un accordo (vista la comproprietà) con il Comune di Paladina. Questo per fare in modo che la popolazione abbia un struttura adeguata e efficiente per le tante associazioni dedite allo sport. Poi praticheremo una sistemazione del Municipio (non lo spostamento inseguendo un’obsoleta logica di baricentrismo degli edifici pubblici, con conseguente e ulteriore consumo verde pubblico comunale) per renderlo funzionale ridefinendo meglio gli spazi interni alla luce delle nuove tecnologie. Sistemeremo il cimitero in via Da Vinci dotandolo di un’adeguata sala per l’obitorio, un magazzino, un’area per deposito delle ceneri. Vogliamo un cimitero adeguato alle esigenze di oggi. Poi continueremo a sistemare le strade e le piste ciclabile.

C’è un ruolo strategico che il paese per il quale si candida potrebbe occupare nel contesto della nostra provincia?
Faremo la nostra parte per creare con Bergamo e gli altri Comuni dell’hinterland una città metropolitana in stile europeo. Certo, per far questo, non basta firmare dei documenti tutti insieme ma servono adeguati strumenti legislativi. Ricordo che nel 2014 circa 30 Comuni dell’Hinterland, compreso il Comune capoluogo, avevano sottoscritto un protocollo d’intenti per la realizzazione di “Bergamo Città Metropolitana ed Europea”.

La fusione con Paladina?
Dobbiamo andare oltre questa prospettiva non più in linea con i tempi attuali.

Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
Estranei? Chi sono gli estranei? Valbrembo è un Comune inclusivo e ospitale che riconosce a tutti i medesimi diritti, ma che richiede anche di riconoscere il dovere di avere dei doveri. In particolar modo il dovere del rispetto degli altri.

Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
Si vorrebbero intraprendere tante cose, ma spesso ci si trova impediti o comunque ostacolati da vincoli legislativi e di gestione organizzativa interna. La fatica maggiore deriva da questo scarto tra ciò che pensa di realizzare e difficoltà burocratiche che subentrano rispetto all’obiettivo programmato.

Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
Aumentando le relazione tra le persone all’interno di una comunità. Oggi siamo tanto connessi online ma sconnessi con il vicino della porta accanto. Occorre superare questa sorta di ipertrofico individualismo e riconoscersi tutti parte integrante di una comunità. Fortunatamente Valbrembo è ricca di tante associazioni che danno del tempo libero per il prossimo. Mi piace definirle corpi intermedi delle relazioni umane.

Il suo politico di riferimento (anche passato) e perchè?
Ho avuto simpatia e condiviso idee di tanti politici democratici che si riconoscono nei valori della carta costituzionale, in un nuovo umanesimo dove la Carta della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è assunta a valore strategico della loro azione.

A un indeciso in cabina elettorale cosa gli direbbe per farsi votare?
Se non decidi tu, sono gli altri che decidono per te. Quindi non votare significa limitare la propria libertà. Occorre sempre scegliere con responsabilità e cognizione di causa da che parte stare.

Candidati Consiglieri: Capitanio Osvaldo, Carminati Fabio, Casali Diana, Cerullo Michele, Maffioletti Eraldo, Maffioletti Greta, Ne Michele, Rosati Donatella, Sana Giovanni.

Tutti i sindaci intervistati da socialbg.it




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