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Dopo il vescovo di Vigevano, monsignor Maurizio Gervasoni, toccherà ora al cardinale Giovanni Battista Re (prefetto emerito della Congregazione dei Vescovi) perorare in diocesi di Bergamo la causa di beatificazione e canonizzazione di don Antonio Rubbi, il settecentesco preòst sant di Sorisole che tanta nomea taumaturgica ebbe in Italia e in Europa. Il cardinal Re incontrerà la gente di Sorisole domenica 8 aprile celebrando il pontificale delle 10,30 nella chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo che conserva le spoglie di don Rubbi nella cappella della Madonna del Rosario. Ad accogliere l’alto prelato ci sarà Luigi Roffia, direttore del Centro Studi don Rubbi, il sindaco Stefano Vivi e il parroco di Sorisole don Stefano Ravasio. A concelebrare con il cardinale Re salirà all’altare anche monsignor Andrea Paiocchi, pastore al quale Sorisole riconosce grande stima per la sua azione pastorale espressa negli anni Sessanta. Dopo la celebrazione eucaristica al cardinale verrà illustrato il lavoro messo in campo dal Centro Studi. In particolare gli verranno mostrati i quattro voluminosi faldoni (incentrati sulla vita di don Rubbi) contenenti preziosi documenti storici “taggati” secondo “Virtù”, “Fama di Santità”, “Benedizioni, guarigioni e miracoli” e “Testimonianze”.


Che un cardinale giunga a Sorisole non è cosa da poco. L’ultimo porporato che visitò il paese fu il cardinale bergamasco Francesco Carrara nel 1786, un anno dopo la scomparsa di don Rubbi. Si aggiunge così un altro tassello importante nel lungo cammino che potrebbe verso un processo diocesano di beatificazione e canonizzazione di questa straordinaria figura di prete. E’ recente anche la messa online di un nuovo sito che tramanda la memoria di un sacerdote definito dai biografi “singolare e luminosa figura del clero bergamasco, un pastore umile e santo”. Ecclesiastici e potenti, ma anche molta povera gente, giungevano a Sorisole richiamati dalla sua fama di santità, per guarire nel corpo e nello spirito. Accoglieva tutti, ascoltando, benedicendo e trasmettendo un messaggio fondamentale basato sulla preghiera, la confessione e la Grazia di Dio. Non a caso è stato scelta la Domenica della Misericordia per il pontificale del cardinal Re a testimonianza di una virtù praticata da don Rubbi nei 45 anni trascorsi a Sorisole.


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