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Inter – Atalanta 2-2. Bellissima partita giocata a viso aperto dalle due squadre, due belle squadre che fanno del gioco e non delle individualità il loro punto di forza. Partita decisa dal Var, che spesso ho criticato per errori lapalissiani, che però in questo caso azzecca tutte le decisioni importanti. Gol del vantaggio interista con Lautaro Martinez, pescato solo in mezzo all’area da un cros capolavoro di Barella. La posizione iniziale dell’attaccante interista è regolare seppur di pochissimi centimetri. Colpevole la difesa atalantina che, come spesso accade purtroppo, nei primi minuti, fatica ad entrare in partita concedendo troppo agli avversari.

Rigore a favore dell’Inter, assegnato peraltro direttamente dall’arbitro vista la platealità del gesto di Demiral, che allarga immotivatamente il braccio toccando con la mano leggermente il pallone indirizzato a Dzeko. Il Var controlla solo che l’impatto tra mano e pallone ci sia, e seppur lieve questo avviene. Erroraccio di Demiral che in colpevole ritardo allarga il braccio con l’intento astuto di ostacolare l’attaccante interista. Purtroppo la palla gli tocca la mano e quindi il rigore è netto.

Gol annullato a Piccoli ad una manciata di minuti dal termine. Bella azione della Dea, che recupera in pressing un pallone importante, messo al centro per il controllo di Piccoli ed il tiro che si insacca nonostante il tentativo di Handanovic di deviarlo. Salto come un pazzo sulla sedia, gol clamoroso, vittoria a Milano, contro la favorita per lo scudetto… Sarebbe fantastico, ma pochi istanti dopo il Var, nel consueto check obbligatorio dopo ogni gol realizzato scorge un pallone uscito in modo chiaro ed evidente dal terreno di gioco. Gol giustamente annullato perché quando la palla esce, nonostante i pareri spesso da bar di pseudo esperti di calcio, ciò che avviene dopo non ha alcuna valenza tecnica, ma solo disciplinare.

Ho letto di tutto in questi giorni….Il Var che interviene per un calcio d’angolo, il tempo passato tra l’uscita della palla ed il gol di Piccoli. Cari lor signori non conta nulla di tutto ciò. Il Var non interviene per il corner, lo fa, come gli compete ed in modo impeccabile (anche se a noi atalantini scoccia tantissimo visto che avremmo beffato il biscione con un rocambolesco 2-3) per segnalare la palla uscita fuori in modo chiaro ed insindacabile. Qui non si tratta di volontarietà, di interpretazioni arbitrali spesso umane e quindi soggette a critiche. La palla esce, finito il cinema. L’azione termina con un gol, il Var controlla tutta la dinamica dell’azione che però non esiste più dal momento in cui quel maledetto pallone fuoriesce dal terreno di gioco. Tutte le chiacchierate sono inutili di fronte al regolamento che in questi casi parla chiaro, rischiamo diversamente di cadere nel vittimismo solito del tifoso che non riesce ad accettare il verdetto del campo.

Anch’io spesso mi arrabbio con gli ex colleghi. Ho criticato un pessimo arbitraggio in Atalanta – Fiorentina ma non posso esimermi dal sottolineare che la direzione di Maresca e del collega al Var (riferita agli episodi determinanti) è stata perfetta. Bene ha fatto l’Atalanta a non replicare alle polemiche divampate dopo l’incontro, avrebbe fatto una pessima figura di fronte ad un episodio chiaro ed inappellabile. Male hanno fatto i numerosi tifosi che sui social si sono scagliati contro la terna arbitrale, contro il regolamento o le norme di funzionamento del Var.

Ribadisco a gran voce, qui non si tratta di norme arbitrarie, ma di un pallone che esce, e da quando esiste il calcio, ben prima dell’avvento del Var e della tecnologia, se la palla esce si ferma tutto. Continuiamo la nostra splendida stagione, che anche quest’anno ci regalerà enormi soddisfazioni, e lasciamo ad altri questi inutili piagnistei.


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