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La danza delle foglie. L’inno all’autunno di Sara Stradi

Il disegno per Sara Stradi di Bergamo è una passione che coltiva fin da bambina. Le ha permesso, in solitudine, di coltivare un ascolto profondo e ha sviluppato, crescendo, un’acuta osservazione degli elementi del mondo, nei suoi disegni e processi. Guardare con l’occhio dell’anima e sentire le cose, dare un linguaggio alle immagini della natura, percepire l’energia emanata dall’ambiente e trovare connessioni tra le cose è sempre stata una sua prerogativa. Dopo il liceo artistico ha frequentato il corso di pittura all’Accademia di belle Arti di Milano e ha trovato lavoro nel campo della decorazione collaborando con architetti e scenografi.

Nel 2000 – spiega Sara – mi sono trasferita a Bergamo e sono diventata mamma, è proprio grazie alla presenza dei miei figli che mi sono avvicinata ai libri illustrati per l’infanzia e al racconto di favole. Essere genitore mi ha assorbito quasi totalmente, l’arte e le mie capacità artistiche hanno provato altre strade (laboratori e corsi). Ma la sera, la favola era ormai una bella abitudine. Con “il mago pasticcione” io e i miei bambini ci siamo fatti un sacco di risate. Così ho iniziato a scrivere e illustrare libri totalmente fatti a mano a edizione unica, con racconti e favole ispirati dalla natura e dalle persone“.

Nel 2012 ha pubblicato il suo primo libro illustrato “Vi racconto di Blu” a cui ne sono seguiti altri: “Il cielo di sotto”, “Onda e pomello”, “Nanuk” in collaborazione con la scrittrice e poetessa Valentina Meloni,  “La strega che pensava troppo” di Virna Trivellato , “La sirena Speranza” di Eleonora Tisher e “Il trenino” di Alessandro Grazioli (autore di socialbg),  in collaborazione con le case editrici Enea, Temperino rosso, L’Albero e Velar. “Grazie alle immagini dei miei quadri – precisa – sono nate collaborazioni per la realizzazione di carte oracolari per un percorso di consapevolezza e ascolto dell’anima“.

In occasione dell’autunno presenta La danza delle foglie, pubblicato nel 2020. “Da sempre ottobre – chiarisce Sara – è il mese che mi culla, fin da bambina. L’autunno è la mia primavera perché lo trovo rinvigorente con le sue fresche temperature, i suoi colori caldi, quella luce tersa e dorata che mi fa sentire sempre a casa e la voglia di ricominciare con nuovi progetti. La storia è un inno all’autunno, ai suoi colori, alle foglie che cadono, alla natura che nutre, scalda, abbraccia e non spreca mai nulla nel suo perpetuo rinnovarsi e trasformarsi“.

Così è nato La danza delle foglie, in collaborazione con la Casa editrice LAlbero che ha avuto l’idea brillante di proporlo con un testo bilingue (italiano/inglese e Spagnolo/inglese).

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