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Non c’è persona che, a partire dall’adolescenza, abbia avuto in qualche modo a che fare con il nome di Raoul Casadei e, soprattutto, con la sua musica. Così come nell’Ottocento non c’era italiano che non conoscesse Giuseppe Verdi. Non sembri irriverente il paragone. L’emiliano Verdi riuscì a portare il nobile melodramma a livello di tutti e soprattutto del popolo, il quale si immedesimava nella sua musica e nei suoi drammi tanto da farne stimolo per l’unità d’Italia (v.e.r.d.i era anche l’acrostico di Vittorio Emanuele Re d’Italia). Il romagnolo Casadei è riuscito a portare il valzer romagnolo nelle case di tutti, da Nord a Sud a partire dagli anni Sessanta.

Fenomeno, questo, per certi versi ancor più complesso di quello verdiano, in quanto la musica degli anni Sessanta non era dominata, come nell’Ottocento, da un’unica tendenza (il melodramma appunto) ma da una esuberanza di stili nuovi e dissacranti (qualcuno ha parlato di rivoluzione musicale) che hanno completamente mutato gusti e modalità di fare musica. Pertanto non temiamo reazioni se osiamo parlare di Casadei come del Verdi del Novecento almeno a livello popolare. La sua musica semplice, ma immediata e diretta non solo è diventata da subito un fenomeno di massa e di costume, ma è stata in grado di attraversare, fino ad oggi, sei decenni di sconvolgimenti musicali mai conosciuti prima: dal rock al pop, dal jazz al funky, alla musica elettronica, psichedelica, rap ecc ecc.

Rimanendo sempre uguale a sé stessa perché immutabili sono le emozioni e i sentimenti che suscita nei fidanzatini che ballano sulla spiaggia come nelle coppie che si conoscono in balera o negli adulti in cerca di evasioni estive (e non) nei locali come nelle sagre. La musica di Casadei tira sempre e non conosce mode. Anzi di per sé è una moda. Così ieri a 83 anni ci ha lasciato il re del liscio Raoul Casadei. Lasciando però a tutti un’eredità sonora indelebile e intramontabile che continuerà a colorare di euforia e di ammiccamenti gli incontri e gli approcci di tutti i single e di tutte le coppie in cerca di evasioni, avventure e voglia di divertirsi. 

P. S. Casadei è stato colpito da Covid. Meditate voi che non sopportare le chiusure e l ‘isolamento in casa. Meglio lavorare (#io apro) o salire su un’ambulanza diretta al chiuso di una sala di rianimazione? Meglio la salute o il divertimento a prescindere? 

musica di Casadei
Raoul Casadei – by Instagram @geo_madrigali

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