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Prima le gustose ricette della tradizione bergamasca reinterpretate dai nonni del Monterosso a beneficio delle giovani generazioni, riprese da occhi digitali e postate online nella webradio del quartiere. E adesso il gioco antico delle bocce e l’hobby intramontabile dell’orto.monterosso

Un sodalizio generazionale che prosegue questa volta attraverso la rodata collaborazione fra il CRE dell’oratorio e il Centro per la Terza Età (Cte) del Monterosso. Infatti, due gruppi di ragazzi tra i 9 e i 10 anni frequenteranno tre volte alla settimana, fino all’8 luglio, il Centro di via Leonardo da Vinci per sperimentarsi tra tiri al pallino e codici pratici del buon coltivatore di piselli e patate. Sul fronte bocciofilo i ragazzi apprendereranno i segreti di raffa e volo da Mario Rota, un appassionato del gioco nonché volontario nei Centri di Valtesse e di Monterosso. Tra teoria e pratica avvicinerà i ragazzi ad uno sport della nostra tradizione che rischia di finire nel dimenticatoio dove coordinamento, concentrazione, consapevolezza e controllo della propria forza si configurano come abilità essenziali. La seconda proposta si concretizza con la realizzazione di un orto che rimarrà poi in dote al Centro per la Terza Età.

A questa attivitàprecisa Ferruccio Castelli, operatore del progettocollaborano l’Istituto Comprensivo Camozzi, che mette a disposizione gli attrezzi che nel corso dell’anno scolastico sono utilizzati all’interno dell’orto didattico. Inoltre, è parte attiva dell’iniziativa anche il gruppo “Orti nel Parco” (impegnato nella coltivazione di un terreno che affianca il monastero di Valmarina, sede del Parco dei Colli) che offre ai ragazzi del CRE le competenze necessarie a coltivare biologicamente la terra”. Alle due attività se ne aggiunge una terza, partita quest’anno in via sperimentale, dalla forte valenza sociale.Alcuni ragazzi del CRE con un educatore – continua Castelli – visiteranno quattro persone anziane di Monterosso, individuate dall’assistente sociale Palma Rapis dell’area Anziani del Comune di Bergamo. L’obiettivo è colorare i loro terrazzi con fiori, piante aromatiche e verdure”.

Non solo una visita episodica e un fuggevole abbellimento della casa bensì la possibilità di creare una relazione che possa continuare anche al termine del CRE. Una collaborazione che si inserisce nel ventaglio di servizi e progetti messi in campo dall’assessorato alla Coesione sociale di Palazzo Frizzoni, grazie all’azione dell’area Anziani coordinata dall’assistente sociale Cristina Trussardi. Partner tecnico e progettuale è il Consorzio Sol.Co Città Aperta, che gestisce in città il Servizio di Assistenza Domiciliare e il nuovo progetto di Custodia Sociale, rivolti ai cittadini over 65enni. “Sono idee – conclude Castelli – che qualificano l’incontro virtuoso fra le generazioni, generano collaborazione fra le diverse realtà presenti in un quartiere e danno la possibilità di trasformare un’attività sperimentale in una buona pratica da continuare nel corso dell’anno”. (Bruno Silini)

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