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In aumento anche questa settimana i casi di Covid-19 nelle scuole bergamasche. Nell’ultima settimana monitorata, quella tra il 21 e il 28 febbraio, sono 119 le classi messe in quarantena. La settimana precedente erano 71. Nota dolente che accende la polemica: in Lombardia infatti gli insegnanti non sono ancora stati vaccinati.

Secondo il consueto aggiornamento del monitoraggio settimanale di Ats Bergamo sono infatti 212 i nuovi positivi, su un totale di 2.238 tamponi effettuati. La scorsa settimana i positivi erano 78 su 1.856 test effettuati su studenti e personale scolastico. Da inizio anno scolastico, fa sapere l’Agenzia di Tutela della Salute, sono invece 37.585 i test effettuati nel mondo scuola.

Covid e scuola: la polemica sui vaccini agli insegnanti

Nel frattempo, a fronte di un aumento dei casi legati a covid e scuola, è scoppiata la polemica sui vaccini agli insegnanti.

Il consigliere regionale bergamasco del Pd, Jacopo Scandella, ha infatti definito “vergognoso che la Lombardia non abbia ancora iniziato a vaccinare gli insegnanti e che l’assessore Moratti non si degni neppure di spiegare il perché. Per l’ennesima volta, alla domanda su quando sarebbero partite le vaccinazioni per il personale della scuola ci è stato risposto ‘a breve’. Non una data, un luogo, nulla. La verità è che ad oggi sono stati vaccinati 249 insegnanti in tutta la Regione e oltretutto solo per caratteristiche che li facevano entrare in altre categorie. Siamo ancora al giorno zero e questo mentre la Campania ha vaccinato 41.099 insegnanti, la Toscana 27.528, il Piemonte 18.137 e la Puglia 18.537. Sappiamo che le dosi del vaccino AstraZeneca sono disponibili, ma nessuno spiega perché restano inutilizzate”.

Critico anche il consigliere regionale bergamasco di Azione, Niccolò Carretta: “I numeri presentati oggi parlano chiaro rispetto al livello di priorità che hanno le scuole secondo Regione Lombardia. Si cambi passo rapidamente, soprattutto perché sono migliaia gli insegnanti vaccinati nelle altre regioni”.

Carretta fa sapere di avere depositato una mozione “con richiesta di trattazione urgente per far sì che, nelle zone maggiormente colpite, venga incentivata l’attività di screening di massa attraverso il sostegno economico a tutte le amministrazioni comunali coinvolte e di prevedere, nel caso in cui alcune province lombarde dovessero aumentare i contagi in maniera anomala, di intervenire tempestivamente tamponando la popolazione, per limitare il diffondersi del virus”.

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