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Al fine di preparare il suo interlocutore al dialogo costruttivo è quindi necessario che quest’ultimo faccia un passo indietro e comprenda la sua profonda ignoranza, essa, infatti, rappresenta l’unica condizione nella quale è possibile ogni acquisizione di sapere.

A tal fine, il mezzo usato da Socrate è quello dell’ironia. L’ironia come metodo usato dal filosofo per mettere il suo interlocutore davanti alla consapevolezza della sua ignoranza, per spogliarlo delle false certezze che ogni uomo possiede e che sono dure a morire. Ma in cosa consiste più precisamente l’ironia come metodo? Facendo finta di non sapere Socrate chiede al suo interlocutore, che tendenzialmente è rappresentato da qualcuno che vanta conoscenze in un dato campo, di renderlo edotto circa il settore in cui si ritiene competente. Quando costui inizia a spiegare la questione che Socrate ha finto di ignorare, il filosofo inizia a indebolire l’argomento cercando di far cadere l’interlocutore in contraddizione, demolendo in questo modo ogni sua certezza. Quindi Socrate in parole povere alla fine non sa cosa sia la cosa che voleva farsi spiegare ma è in grado di dimostrare che il suo interlocutore è ignorante come lui. Come tale, l’ironia è una forma di sofistica che, scuotendo l’uomo dal suo torpore intellettuale, trasmettendogli il dubbio e la sete di convinzioni autentiche, tende alla purificazione e alla liberazione della mente da tutte quelle pseudo-verità del vivere quotidiano.

STORIA DELLA FILOSOFIA. TUTTE LE LEZIONI PUBBLICATE

Lezione 1: Le origini della filosofia in Grecia. La scuola ionica
Lezione 2: Eraclito, filosofo del Panta rei
Lezione 3: Pitagora, non solo filosofo ma taumaturgo e astronomo
Lezione 4: Parmenide e le vittime dell’illusione dei sensi
Lezioni 5: I paradossi di Zenone. Vi dicono qualcosa Achille e la tartaruga?
Lezione 6: Anassagora e i semi originari della materia
Lezione 7: Empedocle e le quattro radici: fuoco, aria, terra e acqua
Lezione 8: Democrito, padre della fisica
Lezione 9: La sofistica. Come si monetizzava nell’antichità con la filosofia
Lezione 10: Protagora. L’uomo è misura di tutte le cose
Lezioni 11: La filosofia di Gorgia su essere, conoscenza e comunicabilità
Lezione 12: La tragedia greca con i quasi filosofi Eschilo, Sofocle ed Euripide
Lezioni 13: Eschilo, padre della tragedia greca
Lezione 14: Sofocle e l’innovazione della tragedia greca
Lezione 15: Nella tragedia greca di Euripide stranieri e servi entrano in scena
Lezione 16: La filosofia di Socrate così spaventosa per politici e potenti
Lezione 17: Socrate e il rifiuto di filosofare per iscritto
Lezione 18: Socrate. Le affinità con i Sofisti e con Platone
Lezione 19: Antropocentrismo filosofico di Socrate
Lezione 20: Socrate e la consapevolezza della propria ignoranza

Fonte immagine di copertina: Depositphotos

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Autore

Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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