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Confucio fu il promotore di un pensiero originale, inedito nel panorama culturale cinese del VI-V secolo a.C.. Il suo contributo alla società cinese del suo tempo venne definito come il tentativo di elaborare, ed era la prima volta, una concezione etica dell’uomo che lo considerasse nella sua totalità.

Gli insegnamenti di Confucio tentarono di fornire una guida, delle indicazioni relativamente a quale sia il modo migliore per condurre l’esistenza umana, in relazione a tutti gli aspetti più importanti della nostra natura. Per fare ciò individuò il concetto di “essere umano” e lo ridefinì in una prospettiva nuova nella quale propose un nuovo modello per la realizzazione di sé, per lo sfruttamento del potenziale umano e per l’elevazione del nostro essere verso uno stadio migliore dell’esistenza. Ciò, soprattutto, in vista di un progetto di edificazione di una comunità umana prospera e armoniosa.

L’insegnamento di Confucio si è rivelato determinante per lo sviluppo del pensiero cinese: si può infatti con certezza affermare che dopo la sua morte nessuna delle scuole di pensiero che si susseguirono in Cina poté prescindere dal confrontarsi con l’eredità lasciata dal grande maestro. Finché fu in vita Confucio poté contare su una discreta cerchia di discepoli, che gli stettero vicino e gli diedero conforto nei momenti difficili, ma fu in particolare dopo la sua scomparsa che i suoi insegnamenti sedussero una lunga serie di pensatori, letterati, studiosi, i quali approfondirono e rielaborarono le dottrine del grande maestro, dando vita a un movimento filosofico che è ancora oggi conosciuto come “confucianesimo”, una delle principali scuole filosofiche cinesi, assieme  al taoismo e al buddhismo. L’impatto che il pensiero di Confucio ebbe nei luoghi dove si è diffuso è incommensurabile. La cultura cinese, i suoi costumi, lo stile di vita dei suoi abitanti sono stati plasmati dal confucianesimo.

Il principale testo di riferimento per avvicinarsi al pensiero di Confucio sono i Dialoghi, una raccolta di aforismi e frammenti attribuiti al Maestro selezionati dai suoi discepoli nei secoli successivi alla sua morte.  Il pensiero confuciano si diffuse principalmente in Cina, in Giappone, in Vietnam e in Corea, ma a partire dal XVII secolo raggiunse anche l’Europa grazie all’opera dei gesuiti che nel corso delle prime missioni in Cina studiarono la lingua cinese e ne tradussero alcune opere in latino.

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Autore

Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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