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Aristotele nacque nel 384 a.C. a Stagira in Macedonia e quando in giovane età rimase orfano dovette trasferirsi in Asia Minore, da Prosseno che gli fece da tutore. Nel 367 a.C. a 17 anni venne da costui mandato ad Atene per studiare nell’Accademia fondata da Platone.

Nel periodo che coincise con il suo arrivo all’Accademia, Platone si trovava a Siracusa da un anno, dove, secondo le intenzioni (che si rivelarono un completo fallimento) avrebbe aiutato Dionigi I a governare secondo le idee della sua filosofia. In questi anni, secondo l’impostazione didattica dell’Accademia, Aristotele si avvicinò allo studio della matematica, per passare tre anni dopo a quello della dialettica. Quando nel 347 a.C. Platone morì, alla direzione dell’Accademia venne chiamato Speusippo, nipote del grande filosofo Ateniese. Aristotele, dopo aver criticato tale scelta (dovuta più a motivi economici che a meriti) ed aver constatato che la linea filosofica della scuola oramai non gli apparteneva più, decise di lasciare la scuola.

Nel 344.a.C. va a Mitilene sull’isola di Lesbo dove fonda un’altra scuola ad ispirazione platonica. Lì insegnò fino al 342, anno in cui è chiamato a Pella, in Macedonia, presso il re Filippo II che decise di affidargli l’educazione del figlio Alessandro, futuro Alessandro Magno. Un incarico che durò circa tre anni perché interrotto dalla necessità da parte di quest’ultimo di partecipare alle spedizioni militari del padre Filippo. Anche se non conosciamo a fondo i contenuti e i metodi educativi del maestro si suppone che le lezioni si incentrassero sugli elementi della cultura greca. In ogni caso è probabile che Aristotele seppe inculcargli l’ideale della superiorità della cultura ellenica e della sua universale capacità di espansione e dominio.

Negli ultimi anni della sua vita si trasferì ad Atene dove sotto il dominio del partito filomacedone venne accolto con favore. Fu proprio in quel periodo che Aristotele fondò una scuola, il Liceo, così chiamata perché la sua sede si trovava fra i viali intorno al tempio di Apollo Liceo; e, poiché gli insegnamenti venivano tenuti passeggiando in quella parte dl giardino con un colonnato coperto, i filosofi aristotelici vennero anche chiamati peripatetici   (dal greco Περίπατος, «la Passeggiata»; da περιπατέω «passeggiare», composto di περι «intorno» e πατέω «camminare»). Ben presto il Liceo divenne più famoso dell’Accademia: è al suo interno che prese forma l’enciclopedia del sapere, articolata in scienze teoretiche, pratiche e poietiche (dal verbo greco poièin, “fare”), rispettivamente finalizzate alla conoscenza, all’azione e alla produzione.   

Riguardo alla gestione della scuola abbiamo notizie vaghe; comunque sappiamo per certo che aveva carattere democratico essendo che gli alunni (Aristotele ci teneva a questo genere di istruzione) erano chiamati per dieci giorni a dirigerla in prima persona. Inoltre sappiamo che i pasti venivano consumati in comune, e ogni mese si organizzava un simposio filosofico guidato dalla saggezza del maestro. Se il mattino si svolgevano le lezioni, di pomeriggio e di sera erano tenute, sempre da Aristotele, delle conferenze aperte al pubblico nelle quali si discuteva principalmente di politica e di retorica. Alla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C, passati tredici anni dal suo arrivo, ad Atene cominciarono a manifestarsi forti odi antimacedoni che costrinsero Aristotele, guardato con ostilità e accusato di empietà, ad abbandonare la città di Atene per rifugiarsi con la famiglia a Calcide in Eubea, la città materna, dove morì l’anno dopo forse per una malattia allo stomaco.

L’attività di ricerca compiuta da Aristotele è stata davvero prodigiosa. Grazie al suo genio ha potuto dedicarsi in modo approfondito a materie tra le più disparate: metafisica, fisica, biologia, psicologia, etica, politica, poetica, retorica e logica, lasciando in ognuno di questi campi un’impronta indelebile. A questa immensa mole di ricerche e di dati Aristotele è riuscito a dare una veste sistematica tanto da arrivare a creare una vera e propria ‘enciclopedia del sapere‘ che ha dominato la cultura occidentale sino al XVII secolo.

STORIA DELLA FILOSOFIA. TUTTE LE LEZIONI PUBBLICATE

Lezione 1: Le origini della filosofia in Grecia. La scuola ionica
Lezione 2: Eraclito, filosofo del Panta rei
Lezione 3: Pitagora, non solo filosofo ma taumaturgo e astronomo
Lezione 4: Parmenide e le vittime dell’illusione dei sensi
Lezioni 5: I paradossi di Zenone. Vi dicono qualcosa Achille e la tartaruga?
Lezione 6: Anassagora e i semi originari della materia
Lezione 7: Empedocle e le quattro radici: fuoco, aria, terra e acqua
Lezione 8: Democrito, padre della fisica
Lezione 9: La sofistica. Come si monetizzava nell’antichità con la filosofia
Lezione 10: Protagora. L’uomo è misura di tutte le cose
Lezioni 11: La filosofia di Gorgia su essere, conoscenza e comunicabilità
Lezione 12: La tragedia greca con i quasi filosofi Eschilo, Sofocle ed Euripide
Lezioni 13: Eschilo, padre della tragedia greca
Lezione 14: Sofocle e l’innovazione della tragedia greca
Lezione 15: Nella tragedia greca di Euripide stranieri e servi entrano in scena
Lezione 16: La filosofia di Socrate così spaventosa per politici e potenti
Lezione 17: Socrate e il rifiuto di filosofare per iscritto
Lezione 18: Socrate. Le affinità con i Sofisti e con Platone
Lezione 19: Antropocentrismo filosofico di Socrate
Lezione 20: Socrate e la consapevolezza della propria ignoranza
Lezione 21: Ironia come metodo
Lezione 22: La maieutica di Socrate per un genuino punto di vista sulle cose
Lezione 23: Il tì èsti di Socrate (che cos’è?) e la nascita della parola concetto
Lezione 24: Il significato della virtù per Socrate, non dono ma conquista
Lezione 25: La scienza del bene e del male e l’arte del saper vivere
Lezione 26: La religione in Socrate
Lezione 27: Le scuole socratiche: megarica, cinica e cirenaica
Lezione 28: Introduzione alla filosofia di Platone
Lezione 29: La vita di Platone, filosofo e lottatore
Lezione 30: I primi dialoghi di Platone e l’influenza di Socrate
Lezione 31: L’Iperuranio e il concetto di idea in Platone
Lezione 32: Platone. Il rapporto tra il mondo sensibile e il mondo delle idee
Lezione 33: La teoria della reminiscenza di Platone
Lezione 34: Platone e l’immortalità dell’anima
Lezione 35: Verità e opinione per Platone
Lezioni 36: Platone. Le passioni, ostacolo alla verità
Lezione 37: Il mito della biga alata di Platone. La distinzione tra anima e corpo
Lezione 38: Il mito della caverna di Platone. Cosa fare per diventare filosofo
Lezione 39: Platone e il mito dell’androgino raccontato nel Simposio
Lezione 40: Platone e il mito del demiurgo introdotto nel Timeo
Lezione 41: Platone. Il mito di Prometeo
Lezione 42: Platone il mito di Theuth e del suo comodo alfabeto
Lezione 43: Saper ragionare bene. Bello e giustizia in Platone/
Lezione 44: Lo Stato giusto secondo Platone
Lezione 45: Le tre classi dello Stato nella Repubblica di Platone
Lezione 46: Il comunismo platonico e la ricerca della felicità
Lezione 47: Platone e i segreti sull’educazione dei governanti
Lezione 48: Le degenerazioni dello Stato secondo Platone
Lezione 49: Il pensiero di Platone sulla scienza e l’arte imitativa
Lezione 50: Platone. La retorica a servizio della dialettica
Lezione 51: Platone. La dialettica come scienza suprema delle idee
Lezione 52: Platone. Il concetto di essenza e il concetto di esistenza
Lezione 53: Come Platone si sbarazza del problema del nulla e dell’errore
Lezione 54: Il bene per Platone, fine supremo del nostro agire
Lezione 55: Platone. Lo scopo educativo delle leggi verso il bene e il giusto
Lezione 56: Platone. La religione e l’ordine cosmico
Lezione 57: Platone nella storia della filosofia, da Aristolele a Husserl
Lezione 58: Introduzione alla filosofia di Aristotele e le differenze con Platone

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Autore

Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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